Daniele Tarabugi |
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TARABUGI:
Nasce nel 1968 a
La Spezia, passa un’infanzia difficile
spendendo molto del suo tempo libero in Piazza del mercato, qui in compagnia di
altri niños, tra cui Giulione, Ebo ed altri, gioca a pallone sulla copertura
della piazza. Finito questo periodo si avvicina all’oratorio del “Don
Bosco” anche qui conosce degli esemplari “particolari” di esseri umani: il
Numa, De martino ecc. ecc. Queste
conoscenze sono fondamentali per capire la sua natura, un miscuglio tra realtà
e pazzia che lo rendono instabile. All’interno dell’oratorio continua a giocare a calcio ed inizia la sua storia con il basket;
ancora oggi si vanta delle sue origini Donboschesse, di come lui e i suoi
compagni riuscissero a giocare in quel campo all’aperto e di come riuscissero
ad evitare, al contrario degli avversari, le numerose insidie del campo (leggi
tombini in mezzo al campo oppure aree dei tre secondi pitturate di vernice e
rese scivolose dalla pioggia). Finite le giovanile abbandona il mondo del basket
e si rivolge ad altre due attività: il calcio da spiaggia durante l’estate e
l’alcool durante l’inverno. Numerosi sono gli aneddoti che si raccontano su
di lui: in spiaggia era famoso il suo soprosso sul dorso del piede che ne
condizionava il gioco e che durante l’estate si ingrossava e si arrossava
oppure di quell’ultimo dell’anno, passato al Jekie’s O, dove vomitò non
appena entrato in discoteca. Famose sono anche le sue vacanze, tre in
particolare sono rimaste impresse nella sua memoria, e l’interlocutore deve
stare attento quando tratta questo argomento potrebbe essere sommerso dalla
valanga dei suoi ricordi. Queste vacanze sono state: quella in Calabria, quella
in Spagna ed infine quella in Grecia di ognuna di queste esistono migliaia di
racconti ora per brevità non ne racconterò nessuno ma un giorno sarebbe meglio
scriverne un libro. Passano gli anni delle giovinezza ed un bel giorno, in quel
di Monterosso, in compagnia di un altro Euroboys CASELLA decidono
di allestire una squadra per affrontare il torneo del paese, contrariamente alle
previsioni arrivano in finale e solo un arbitraggio scandaloso gli sottrae la
vittoria meritata, sembra l’inizio di una nuova carriera di successi invece
negli anni successivi, dopo aver fondato una società sportiva insieme ad
elementi a dir poco “scandalosi” (ricordiamo Brunetto er piacione, Bruno lo
spagnolo, Desidecentra, Morelli il venditore di gadget e renzo il barista),
approda nella squadra delle Aquile, una squadra di sbandati che finisce il
campionato a –1 !!! Un record incredibile. Ancora un abbandono ed infine
l’approdo agli Euroboys, qui trova la sua dimensione e riesce anche a
migliorare il gioco a tratti ovviamente, per il resto rimane sempre il solito
buontempone concentrato sulla gara da tre punti.